Introduzione
Anche quest’anno arriverà il fatidico momento del Bando per il Servizio Civile 2024. Se sai già come funziona il Servizio Civile Nazionale ma vorresti sapere di più su quello Universale, sei nella pagina giusta. In questo articolo troverai tutte le buone motivazioni per fare un’esperienza di un anno all’estero con il Servizio Civile Universale.
Chi può partecipare al Servizio Civile Universale
I requisiti per partecipare al SCU sono gli stessi di quello Nazionale di cui abbiamo parlato nel precedente articolo. Infatti si tratta dello stesso bando, perciò potrai inoltrare una sola domanda; se scegli di fare il Servizio Civile all’estero non potrai più farlo in Italia.
Ricapitolando brevemente, i requisiti essenziali sono:
• Avere la cittadinanza italiana, oppure di uno degli altri Stati membri dell’Unione Europea, oppure di un Paese extra Unione Europea purché il candidato sia regolarmente soggiornante in Italia;
• Aver compiuto il diciottesimo anno di età e non aver superato il ventottesimo anno di età (28 anni e 364 giorni) alla data di presentazione della domanda
• NON aver riportato condanna, anche non definitiva, alla pena della reclusione superiore ad un anno per delitto non colposo oppure ad una pena, anche di entità inferiore, per un delitto contro la persona o concernente detenzione, uso, porto, trasporto, importazione o esportazione illecita di armi o materie esplodenti, oppure per delitti riguardanti l’appartenenza o il favoreggiamento a gruppi eversivi, terroristici o di criminalità organizzata.
Come fare domanda per il Servizio Civile Universale
Una volta che ti sei assicuratə di rientrare nei requisiti base, se non l’hai ancora fatto, dovresti ottenere il tuo SPID per poter accedere al portale DOL (Domanda On Line). Le domande di partecipazione devono essere presentate esclusivamente nella modalità online sul sito del Dipartimento.
Sul portale troverai il motore di ricerca in cui poter selezionare Estero e ti compariranno tutti i paesi in cui è possibile andare. Una volta selezionato il paese compariranno tutte le sedi con le schede dei progetti.
Per i progetti all’estero si richiede almeno un requisito in più rispetto a quello Nazionale, ovvero la buona conoscenza della lingua inglese (francese o spagnola, dipende dal paese scelto).
Il consiglio è sempre quello di leggere attentamente il bando, studiarsi la missione e i valori dell’Ente di riferimento del progetto scelto, informarsi sulla sede di realizzazione e le attività, poiché, soprattutto per il Servizio Civile all’estero, i posti riservati per gli operatori volontari sono molto meno rispetto a quello nazionale e i giovani che desiderano partire aumentano di anno in anno.
In cosa consiste il Servizio Civile Universale
Il Servizio Civile all’estero, come quello in Italia, dura tra gli 8 e i 12 mesi. Ogni progetto è diverso e ha i suoi obiettivi specifici relativi al contesto di attuazione. Le aree di intervento del Servizio Civile Universale all’estero sono tutti riconducibili alla cooperazione allo sviluppo, alla pace e alla nonviolenza e nello specifico esistono i settori di:
• assistenza;
• protezione civile;
• patrimonio ambientale e riqualificazione urbana;
• agricoltura in zona di montagna, agricoltura sociale e biodiversità;
• promozione della cultura italiana all’estero e sostegno alle comunità di italiani all’estero.
La prima fase di Servizio Civile consiste in un periodo di formazione generale, di circa un mese, che si svolge in Italia. Si parte da una formazione incentrata su quelli che sono i valori fondanti dell’esperienza di SCU, quindi temi che riguardano la cittadinanza, la comunicazione, temi uguali per tutti in qualunque progetto di Servizio Civile.
La formazione prosegue con una parte più specifica che avviene direttamente nel paese di destinazione. Questa formazione, invece, cambia a seconda del progetto poiché è peculiare e funzionale a ciò che l’operatore volontario andrà a svolgere. Include, per esempio, le norme di comportamento da adottare, o da evitare, per ambientarsi e non essere visti negativamente dalla comunità del posto etc.
Dove è possibile svolgere il Servizio Civile Universale
È possibile partire per destinazioni quali: Africa, America, Asia ed Europa. Aderiscono a questa iniziativa amministrazioni pubbliche, associazioni umanitarie non governative (ONG) e associazioni no profit.
Si tratta sicuramente di un’esperienza che ti cambierà la vita, soprattutto se decidi di partire per un paese dall’altra parte del globo, con abitudini completamente diverse dalle tue. Perciò è importante essere preparati e sapere a cosa si va incontro, come gestire le proprie emozioni, sia in partenza che durante il servizio ma anche al rientro, poiché non sempre è facile condividere tale esperienza con chi non ha vissuto nulla del genere.
Conclusione
Perché vivere un anno all’estero con il Servizio Civile Universale
Ecco la parte conclusiva che più ci interessa, ovvero, quali sono gli aspetti positivi del Servizio Civile all’estero:
• Il guadagno è maggiore rispetto a chi presta servizio in Italia;
Questo perché, in aggiunta all’assegno mensile di 500 euro, viene garantito vitto e alloggio da parte dell’Ente di riferimento. Inoltre, è prevista un’indennità giornaliera differenziata in base al criterio del “costo paese” di destinazione. Per esempio: 15,00 euro per i progetti da realizzarsi in Europa (Area euro e Paesi dell’Europa Occidentale) Paesi del Nord America (Area dollaro) e Giappone (Area Yen); 13,00 euro per i progetti da realizzarsi in Africa, Sud-est asiatico e Paesi del Centro e Sud America. L’aspetto economico non è da sottovalutare, poiché sono ben pochi i programmi all’estero che offrono tali comfort. Per unə giovane, senza ancora molta esperienza, si tratterebbe di un’occasione di viaggio e guadagno difficilmente replicabile.
• Un’occasione di crescita ed arricchimento dal punto di vista professionale e personale;
Lə ragazzə che tornano da questa esperienza raccontano come le loro priorità e tanti punti di vista hanno cominciato a cambiare. Ciò è sempre positivo, poiché a volte potrà tornare utile saper affrontare la vita con un atteggiamento diverso. Con un Servizio Civile all’estero, dopo tanti mesi fuori dalla propria comfort zone, si diventa a proprio agio con le lingue straniere e con i contesti complicati nei quali prima non avresti saputo interagire. Se per esempio hai scelto un progetto a Calcutta, ti troverai di fronte a persone che vivono condizioni particolarmente provanti, tu stessə vivrai in situazioni poco agevoli e potrà essere davvero pesante. Tuttavia ti aiuterà a sviluppare una mentalità molto più flessibile, e in ogni caso, queste esperienze porteranno i loro frutti e le loro conclusioni.
• La possibilità di carriera una volta terminato l’anno di servizio;
Molti giovani che finiscono un progetto all’estero, infatti, si trovano a collaborare con quegli stessi enti che li avevano inviati, proprio perché per loro rappresentano una risorsa in termini di competenze e di resilienza. Oppure, dopo il servizio altri giovani sono più spigliati nel cercare lavoro. Si tratta di occasioni uniche, per esempio, per coloro che vogliono lavorare nella cooperazione internazionale.
• L’opportunità di conoscere un nuovo paese, conoscere tante persone interessanti e soprattutto conoscere meglio anche te stessə.
Il consiglio finale è sempre quello di confrontarti con le persone che sono già partite per l’esperienza di servizio civile nel paese estero che hai scelto.
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