Corso di formazione in Slovenia per il coinvolgimento dei giovani negli Scambi Erasmus Plus

Come partecipante del corso di formazione “Cherry on the Cake” promosso da Movit e svoltosi a Bled, in Slovenia, dal 4 all’8 novembre 2024, vorrei condividere una breve descrizione dei risultati e una valutazione dell’attività svolta.

Innovazioni e strategie per i progetti Erasmus+: il corso di formazione “Cherry on the Cake”

Durante il corso di formazione, ciò che ho trovato di molto valore è stata l’importanza data alla riflessione sul modo in cui rendere i ragazzi beneficiari degli scambi giovanili più attivi e partecipativi in ogni fase del progetto. Abbiamo riflettuto su quali sono le barriere che impediscono una piena partecipazione attiva all’intero processo di organizzazione, implementazione e disseminazione degli scambi giovanili da parte dei ragazzi e abbiamo ragionato su come poter abbattere gli ostacoli incontrati.

Ciascun organizzazione ha condiviso la propria esperienza relativa a lavorare in uno specifico paese e con diversi gruppi di giovani. Analizzando la fascia d’età 13-17 anni, con la quale molte delle associazioni presenti al corso di formazione lavorano, è emersa una grande differenza tra paesi del nord Europa e del sud, poiché nei paesi nordici i ragazzi, grazie a un differente sistema scolastico e culturale, sono più spinti, fin dalla tenera età, a un tipo di indipendenza e intraprendenza che li rende più confidenti nella gestione di un progetto di scambio giovanile, a differenza di quanto riscontrato in altri paesi.

Ciò mi ha dato grande occasione di riflettere e di portare la questione nella mia associazione (Associazione di promozione sociale Joint), una volta di ritorno dal programma di training, per capire in quali parti del processo i giovani sono meno coinvolti e come fare per supportarli meglio in tutte le fasi. 

Strumenti digitali e networking per il futuro degli scambi giovanili

Un altro elemento di grande rilevanza in questo training è stata l’occasione di condividere buone pratiche e toolkit con le associazioni presenti. Innanzitutto, come piattaforma di comunicazione prima e durante il corso è stata utilizzata “Discord”, che la nostra associazione non ha mai avuto l’occasione di sperimentare durante i nostri progetti.

Grazie alla condivisione delle esperienze positive raccontate dai trainers di “Cherry on the Cake”, abbiamo pensato di implementare l’uso di questa piattaforma nei nostri successivi progetti, per permettere ai ragazzi di trovare una comunità virtuale in cui rimanere in contatto al termine della mobilità. Sempre su Discord, abbiamo avuto una sessione dedicata durante il training intitolata “If Only I had…”, in cui ciascun partecipante scriveva ciò di cui aveva bisogno o che cercava, per esempio “Se solo avessi un toolkit di attività pratiche pensate per partecipanti con un basso livello di inglese!”, e chi era in possesso di quel toolkit o era in grado di dare una soluzione o un aiuto rispondeva al messaggio.

In questo modo abbiamo raccolto una grande quantità di materiale, in risposta alle esigenze di tutti, che è stato successivamente catalogato in una cartella di Google Drive.

Come ultima cosa, non meno importante, durante l’ultimo giorno di attività è stata data una sessione per fare networking e creare future partnership. Su Discord, ciascun rappresentante di un’associazione ha scritto una breve introduzione del proprio lavoro e dei futuri progetti. In questa occasione, ho avuto la possibilità, come rappresentante di Joint, di poter formare nuove partnership con tre associazioni che cui non collaboravamo in precedenza.

Conclusioni

Per concludere, il giudizio su questo corso di formazione è stato assolutamente positivo. Sono convinta che il fatto di invitare solo associazioni accreditate e con una lunga esperienza nel settore abbia contribuito a un ambiente molto ricco di stimoli e di proposte. 

I trainer hanno proposto attività molto innovative e creative, ho apprezzato particolarmente la possibilità di fare delle sessioni con metodi artistici, e spero vivamente di poter riproporre alcune di queste attività nei nostri successivi progetti, adattandole a un target diverso.

Lorena Pitarra

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