Giovani Ambasciatori per la Partecipazione non-formale e la Cittadinanza Europea

Il progetto “Giovani Ambasciatori per la Partecipazione non-formale e la Cittadinanza Europea“, Youth Participation Activity finanziata dal programma Erasmus+, mira a porre al centro i giovani e la loro voce nella pianificazione e attuazione di cambiamenti sociali positivi sui territori. L’idea nasce da una proposta parte di giovani ex-partecipanti che desiderano promuovere l’educazione non formale e le opportunità Erasmus+.

A giugno 2026 i partecipanti si sono ritrovati a Fondazione EUtopia per un weekend dedicato al confronto sulla gestione dei workshop di educazione non formale e coinvolgimento di altri giovani.

La testimonianza di Azzurra

Dal 6 di giugno all’8, io ed un’altra ventina di ragazzi ci siamo ritrovati tutti insieme in una vecchia cascina isolata in campagna. In questo weekend abbiamo avuto la possibilità di confrontarci sui nostri dubbi e aspettative riguardanti lo scambio che poche settimane dopo ci avrebbe aspettato, sia in italia che in altri paesi più lontani. Oltre ciò, i due giorni passati  insieme sono stati una bellissima occasione per conoscere le persone con cui poi saremmo partiti. La nostra avventura è iniziata a Milano Centrale il 6 giugno. Dopo alcune ore di viaggio siamo arrivati alla cascina all’ora di cena. La sera dell’arrivo non abbiamo svolto nessuna attività siccome era troppo tardi, ma nonostante questo, dopo cena ci siamo organizzati di nostra spontanea volontà per fare un po’ di giochi tutti insieme, e esplorare per bene la struttura. Il secondo giorno è stato il più intenso, pieno di attività divertenti e coinvolgenti. La mattina è iniziata con giochi per imparare i nomi e scoprire gli hobby di ciascuno, un modo per rompere definitivamente il ghiaccio. Una delle attività che mi ha divertito di più si è basata su una competizione con un obiettivo semplice: riuscire a costruire uno scudo fatto di materiali naturali in grado di proteggerlo da una caduta di 4 metri. Gli elementi naturali andavano trovati in giro per la cascina ed il gruppo vincitore è stato quello con l’uovo più intatto. 

Successivamente abbiamo svolto anche un’attività a coppie, che mi è piaciuta molto perché sviluppava il rapporto uno a uno: Ponendoci domande personali, e aprendo conversazioni sincere, scoprendo così lati dell’altro che difficilmente emergono in gruppo. Nel pomeriggio ci siamo spostati in cucina. Divisi in squadre, una parte di noi ha preparato gnocchi fatti a mano, mentre l’altra si è dedicata al tiramisù. Questa attività ci ha permesso di collaborare, conoscerci meglio per poi la sera mangiare due piatti squisiti. La sera, nonostante non fosse organizzato, ci siamo riuniti per un karaoke improvvisato, seguito da un gioco a nascondino a coppie sparso per la cascina. Il giorno della partenza invece è stato dedicato ad attività legate direttamente al progetto dello scambio. Divisi in gruppi, abbiamo discusso di argomenti come la preparazione alla partenza, come comportarsi, e cosa aspettarsi. Abbiamo anche condiviso paure e dubbi, trovando risposte grazie ai membri di Joint e ai ragazzi presenti che avevano già partecipato a diversi scambi.

Queste sono solo alcune delle attività che hanno reso speciale questa esperienza. Nel complesso, è stato un weekend che non solo ci ha fornito informazioni chiare e utili per il nostro futuro scambio, ma in appena due giorni è anche riuscito a trasformare degli sconosciuti in amici. Infatti, molti di noi hanno continuato a vedersi e a sentirsi anche dopo, portandosi dietro il ricordo di quei giorni passati insieme. Penso che partecipare al pre-partenza degli scambi sia un’opportunità da non perdere che fornisce molte informazioni utili e ricordi da tenersi stretti. 

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