Perché questo toolkit?
Spesso, come esseri umani, le parole possono sembrare inerti a prescindere dalla lingua parlata, la vulnerabilità può essere vista come un ostacolo invece che come una risorsa e la creatività come una caratteristica appartenente unicamente a musicisti, pittori, scrittori e artisti.
Noi pensiamo invece che la creatività sia una fonte inesauribile di potenziale umano in attesa di essere sfruttato, crediamo che sia una caratteristica umana notevole e inestimabile che risiede in ognuno di noi: un aspetto fondamentale della nostra capacità di risolvere i problemi, una componente vitale dell’innovazione e un mezzo di espressione personale.
Pertanto, siamo convinti che la creatività spesso fiorisca nel momento in cui ci prendiamo il tempo di riflettere sui nostri pensieri, sentimenti, esperienze e idee. In questa direzione, il processo di riflessione ci dà l’opportunità di unire i puntini, di viaggiare all’interno di noi stessi, di pensare in modo diverso e di giungere così a nuove intuizioni.
È qui che entra in gioco il toolkit “Metodologie di riflessione – per gruppi di giovani che affrontano barriere linguistiche negli scambi giovanili”: una serie di metodi creativi, non verbali e pratici, progettati per dare voce alle proprie emozioni, per promuovere la crescita personale e per nutrire il pensiero creativo, dando l’opportunità di esplorare ed espandere la propria immaginazione.
Il progetto incoraggia i partecipanti a impegnarsi in un significativo esame di coscienza, di vivere le proprie emozioni in linea con ciò che sentono all’interno del proprio corpo e che non riescono a esternare attraverso le parole, offrendo loro uno spazio sicuro per esprimere la propria creatività.
Con il toolkit “Metodologie di riflessione – per gruppi di giovani che affrontano barriere linguistiche negli scambi giovanili” nelle vostre mani, potrete portare una ventata di innovazione ai vostri metodi di lavoro, stimolando il pensiero critico dei vostri partecipanti e incoraggiandoli ad abbracciare le loro emozioni, oltre che a trovare ispirazione nel mondo che li circonda.
Nel caso in cui decidiate di utilizzare una delle metodologie presentate nel toolkit, saremmo lieti se poteste condividere la vostra esperienza con noi, scrivendoci un’email.
QUI È POSSIBILE SCARICARE IL TOOLKIT
Il contesto
Tutti i metodi raccolti e descritti nel toolkit sono stati progettati, sviluppati e testati con successo per la prima volta durante i due scambi giovanili organizzati nell’estate del 2023 a Galbiate, in Italia. Insieme ai team leader, abbiamo delineato i seguenti obiettivi e metodologie, in base alle esigenze condivise dai partecipanti:
- Attività all’aperto e sport per tutti – dal 26 al 31 luglio, con l’obiettivo di:
- Consolidare il legame tra benessere fisico ed emotivo;
- Esplorare le attività all’aperto e lo sport come strumenti utili per unire le persone e creare società più giuste e inclusive;
- Scambiare esperienze e pratiche legate alle attività all’aperto e allo sport.
- Upcycling e stili di vita sostenibili – dal 22 al 27 agosto, incentrato su:
- Rendere i giovani più consapevoli dell’impatto delle attività umane sull’ambiente e puntare a ridurlo attraverso azioni individuali e sociali;
- Creare consapevolezza sui rifiuti e sullo spreco di cibo, attraverso laboratori pratici sull’upcycling;
- Condividere le buone pratiche per il riutilizzo, la riduzione e il riciclaggio dei rifiuti in diversi Paesi europei;
- Dare ai giovani l’opportunità di vivere un’esperienza di apprendimento e autogestione in un contesto multiculturale.
I metodi sono nati dal profondo desiderio di mettere i giovani in condizione di esplorare i propri pensieri e sentimenti, portando, in ultima analisi, a una più profonda comprensione di se stessi e delle proprie capacità creative. Questi metodi, originariamente pensati per essere utilizzati in gruppi nazionali di giovani tra i 14 e i 17 anni con barriere linguistiche, sono stati realizzati nell’ambito del programma dell’accreditamento triennale di Associazione Joint, incentrato su una strategia rivolta all’inclusione e all’empowerment di giovani con gravi difficoltà sociali ed economiche e di giovani altamente vulnerabili (provenienti da centri di accoglienza, centri giovanili, comunità, sostenuti dai servizi sociali ecc.) nel corso di progetti di mobilità europea.