Campo di volontariato in Burkina Faso per l’emancipazione femminile

Un campo di volontariato in Burkina Faso con Tamat presso La Maison de la Femme, struttra che si propone l’obiettivo di sviluppare l’autonomia socio-economica delle donne.

Destinatari: volontari 18+
Dove: Cissin, Ouagadougou, Burkina Faso
Durata: 2-4 settimane
Chi: Tamat in collaborazione con Associazione di promozione sociale Joint
Deadline: il prima possibile

Campo di volontariato in Burkina Faso nell’educazione prescolare con Tamat, un’organizzazione che realizza progetti di cooperazione internazionale e decentrata nei settori dell’agricoltura, dell’ambiente e del turismo sostenibile nei paesi in via di sviluppo, con focus su empowerment femminile, parità di genere, agro-ecologia e agri-cultura.
A livello nazionale ed europeo, l‘organizzazione è attiva nel campo dell’educazione e nella sensibilizzazione sui temi dello sviluppo sostenibile, dei diritti umani e della formazione professionale.

Tamat è attualmente impegnata in Burkina Faso con il progetto RASAD – Reti d’Acquisto per la Sicurezza Alimentare, con il supporto della Diaspora Burkinabè d’Italia. Il progetto ha carattere triennale, è co-finanziato dalla nuova Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) e mira a rafforzare la rete per la sicurezza alimentare, costruita con il progetto RASA, nel quartiere periferico di Cissin, a sud ovest di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso.
Partner locale di Tamat è ICCV/Nazemsé, associazione di solidarietà comunitaria, la cui missione è quella di rafforzare e mobilitare le capacità delle comunità verso uno sviluppo umano e sostenibile, intraprendendo azioni di protezione e promozione dei gruppi vulnerabili.

In Burkina Faso, la donna ha molti doveri familiari, ma non altrettanti diritti come persona e cittadina: si trova in una situazione di vulnerabilità, non è scolarizzata né alfabetizzata e non viene formata alla gestione degli affari. Non ha diritto alla terra ed è vittima di pratiche come l’infibulazione, il matrimonio forzato, l’esproprio dei beni e dei diritti di successione alla morte del marito. Ciononostante, continua ad avere un ruolo centrale, dal momento che è lei a gestire l’amministrazione familiare e i figli, oltre che a trovare i fondi complementari per far fronte alle necessità (come le spese per la salute o per la scuola).
La Maison de la Femme si propone proprio l’obiettivo di sviluppare l’autonomia socio-economica delle donne, concretizzandosi in un luogo che ne favorisce gli incontri, gli scambi, l’espressione e la realizzazione. Alla base, sta il coinvolgimento delle donne nel funzionamento della attività della Maison: l’organizzazione del programma di attività, la realizzazione delle azioni, la partecipazione alle strutture di consultazione e di decisione. Concretamente, le donne hanno organizzato la “boutique de céréales”, che permette loro di approvvigionarsi dei prodotti di base, creare un’attività, tramite lo stoccaggio durante la stagione favorevole e la vendita a prezzi sociali durante tutto l’anno, indipendentemente dalle fluttuazioni del mercato.

Il programma “la Maison de la Femme” si rivolge a studenti ed esperti in studenti di genere, studenti in micro-credito, studenti in sociologia, educatori e formatori. È possibile partire in qualunque momento.

Attività da svolgere:

  • ricerca di organismi di formazione adatti alla domanda;
  • ricerca di finanziamenti per quelle attività di professionalizzazione per le donne atte a renderle emancipate;
  • formazione e assegnazione di finanziamenti di micro-credito, per il lancio di attività remunerative;
  • supporto all’organizzazione delle attività;
  • formazione sulle dinamiche di gruppo;
  • sostegno alla gestione della “boutique de céréales”;
  • supporto alle beneficiarie, nel loro percorso di formazione e/o in quello lavorativo.

Requisiti richiesti:

  • passaporto valido;
  • conoscenza del francese base;
  • vaccinazione obbligatoria contro la febbre gialla;
  • consigliata profilassi antimalarica;
  • spirito di adattamento;
  • curiosità e voglia di apprendere;
  • avere almeno 18 anni.

Il volontario sarà ospitato nella casa di Tamat e sarà in stretto contatto con la Capo Progetto di RASAD; si assicurano pertanto serietà, responsabilità e l’opportunità di seguire la Capo Progetto in momenti salienti delle attività progettuali (se interessati).
Il volontario avrà l’opportunità di proporre attività interculturali per far conoscere la propria cultura, le proprie tradizioni, danze e canti ai bambini della scuola, in modo da creare una vera e propria condivisione che arricchisca l’esperienza personale e formativa.

Per candidarsi a questo campo di volontariato in Burkina Faso e chiedere maggiori informazioni sui costi scrivi una mail a [email protected].

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